Buongiorno a tutti,
mi trovo in una situazione di disagio che perdura da oltre un anno,
è molto verosimile che ci sia una grande componente psicosomatica e di stress, ed è possibile che il mio corpo la stia manifestando in molti modi, ma sono dell'idea che si siano sovrapposte vicende organiche alle questioni legate alle stress e all'ansia, fatto sta che mi capita di avere assurde manifestazioni nella zona dell'ascella, ma anche della scapola, in misura minore, e del pettorale, tutti a sinistra, ovviamente tendo a pensare che le cose siano collegate, ma potrebbe anche non essere così...
ho fatto esami cardiaci, ecografie dei tessuti molli, radiografie... non viene fuori nulla...
il petto: a volte sento come un punto di pressione, altre mi sembra di percepire un gradino, che empiricamente riconduco a una tensione muscolare, a volte ho una sensazione come di "frizzare" nella zona alta del pettorale, o anche interna del bicipite, dove si appoggia al corpo
la scapola: mi capita raramente di avere un bruciore
l'ascella: a volte sento il battito cardiaco all'interno del cavo ascellare, altre volte come se avessi qualcosa che mi stringe, questa sensazione, come ci fosse un morsetto, la sento anche interna al bicipite, poi ho una sensazione costante come se mi ci s'impigliasse qualcosa, credevo fosse legata a una possibile iperestesia che mi faceva percepire i tessuti degli abiti, ma anche a petto nudo mi viene sempre l'istinto di spostare qualcosa, anche se non c'è nulla...
in generale, forse legato anche a un periodo di grande inattività, ho avuto un calo muscolare, e ho facilmente dolori alle braccia, e sono stupito dal fatto che il muscolo brachioradiale destro sia più molle del sinistro, non essendo io mancino, ho però fatto un'elettromiografia che, ancora una volta, non ha riscontrato nulla...
nel mio peregrinare fra medici online, fra medici reali, e alla ricerca di soluzioni, o di letture alternative, di questi disturbi e di mille altri che per ora non elencherò, mi hanno portato alla scoperta del raddrizzamento dell'Atlante, o delle terapie scenar e tescar, e anche qui, ai punti trigger, che ho sentito nominare la prima volta qualche giorno fa leggendo qualcosa in occasione di verifiche sulla firbomialgia, e che ora ho ritrovato qui, e non ho ancora capito se siano gli stessi... comunque vorrei capire quale sia la prassi con questo approccio... si fa una visita? In caso fosse necessario agire, si tratta di una seduta (come per l'Atlante), o di diverse sedute a seconda della situazione? E soprattutto, ha senso, vista la descrizione dei miei dolori/disturbi valutare l'approccio dei punti-trigger?
Grazie!